mercoledì 15 febbraio 2017

L'accettare è un passaggio di come siamo...

L'accettare è un passaggio di come siamo...

L'accettare è un passaggio di come siamo...
In molti mi chiedete come faccio a prendere serenamente le due patologie che ho...

Care dolcissime Anime è ciò che sono...
Se sono Amore, affronterò la vita con questa energia. Se si è mente si affronterà con la mente...
Ho insegnato per molto tempo ad essere Amore, e l'accettare è un passaggio emotivo in cui riconosciamo che qualcosa è avvenuto. Non c'è il potere del libero arbitrio di rifiutarlo, perchè è già presente.

Gli eventi, l'emozione, non si cambiano attraverso il rifiuto, che spesso è proprio il rifiuto della sua esistenza(non essere radicati).
Lo cambieremo attraverso il riconoscimento del fatto che c’è già nella nostra vita.

Non significa mantenerlo, o identificarsi in esso.
Altrimenti continueremo, come il criceto nella ruota a girare , a girare, ma senza mai muoversi da li!
Semplicemente accogliere nella nostra vita, aprirsi all'ipotesi che, avevamo bisogno di quello che è accaduto per imparare qualcosa di nuovo.

Basta vivere l'evento come conduttore, e l'accettazione e ciò che siamo in realtà, e l'osservatore, l'Anima, spirito, chiamatelo come desiderate... ma in sostanza è la realtà dell'evoluzione dello stato di coscienza.
Se si è Amore, lo si è sempre...
Accettare qualcosa non significa arrendersi...Ma essere tutt'uno con l’esistenza e le sue fluttuazioni.
Nel qui e ora!
Un abbraccio da cuore a cuore
G. Boccia

Se qualcuno vi ha fatto del male


SE QUALCUNO VI HA FATTO DEL MALE

Se qualcuno vi ha ferito, potrete sentire molta rabbia, e anche odiarlo. Molte persone si fermano qui. Si sentono delle vittime che hanno il diritto di odiare e di vendicarsi. Usano la loro forza per questo. Maledicono, dicono delle brutte parole o solamente accennano al giudizio divino, intendendo, naturalmente, un tremendo castigo divino.

Se vi sembra che le vostre ferite non facciano più male, ma non avete ancora perdonato chi vi ha offeso, significa che non siete ancora guariti. Una parte di voi è ancora saldamente legata a colui che vi ha fatto del male.

Una guarigione completa è una liberazione non solo dal dolore, ma anche dall'odio e dal desiderio di accusare qualcuno.
Una completa guarigione è quel stato di libertà, quando non hai più niente da dire a quella persona; gli puoi sorridere, augurandogli un buon cammino.

Una completa guarigione è una sensazione del flusso dell'energia vitale che rende giustizia a tutti: guarisce coloro che sono pronti e punisce coloro che se lo sono meritati. E' una piena fiducia verso il mondo basata sulla comprensione del fatto che tutto ciò che accade non è casuale ed è una lezione.

Il prossimo stadio, al quale non tutti arrivano, è il riconoscimento del valore di ciò che era successo. Il riconoscimento di quel fatto che se non ci fosse stato il danno non ci sarebbe stato il vostro lavoro interiore, e non avreste avuto l'esperienza della guarigione. E senza la guarigione non ci sarebbero delle novità nella vita.

Chi cade non si rialza mai con le mani vuote.
(Aglaya Dateshidze)
http://www.inpearls.ru/
OLGA SAMARINA

http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

Chi vive solo per gli altri non si ama abbastanza

CHI VIVE SOLO PER GLI ALTRI NON SI AMA ABBASTANZA (The Too Helpful Persons Do Not Have Enough Self-esteem)

Dedicarsi troppo ai disagi altrui nasconde la paura di occuparsi di sé e delle proprie esigenze, ma se ne prendi atto stai già rompendo la tendenza.

Esistono persone che sembrano destinate a farsi sempre carico dei problemi altrui, che si tratti di amici, parenti, figli o di partner.
Le vediamo affannarsi nel correre in soccorso del bisognoso di turno, rinunciando ai propri impegni ed interessi, come avvertissero di non potersi sottrarre…

Inevitabilmente, trascurano se stesse, accantonando man mano propositi e progetti. In verità, un simile atteggiamento nasconde il timore di fare i conti con la propria interiorità e con i suoi desideri, consentendo, al tempo stesso, di continuare a cullare le proprie paure.
Spesso, chi si sente inadeguato, tanto da evitare di impegnarsi in prima persona per realizzare un sogno o investire su di sé, si troverà a spostare l’attenzione sulle necessità altrui con lo scopo inconscio di non doversi misurare con l’eventualità di un fallimento che ritiene inevitabile.

 

Quando incontri un lamentoso, scappa! 

Hanno sempre un motivo per lamentarsi o una tragedia cui far fronte; per qualche scherzo del destino sono nati sfortunati e si ritrovano ad inanellare una bega dietro l’altra; guarda caso in quei frangenti gli vieni sempre in mente tu; e tu così fidata/o, dedicata/o, comprensiva/o ti ritrovi a consolarli….

Non si tratta di un caso ma di reale collusione, quella tra due profili complementari che, in un reciproco gioco di incastri, ripropongo ogni volta lo stesso copione. Eppure  chi a prima vista sembra essere la vittima della coppia così formata non è altro che il suo carnefice, colui che surclassando l’altro di richieste inappropriate ne intralcia la crescita senza essere mai pago. Si tratta di vampiri emotivi capaci soltanto di consumare le tue energie. Per evitare di recitate ogni volta la parte della crocerossina – più frequente da parte delle donne che degli uomini –  impara a negarti, facendo leva sulla necessità di accudire prima di tutto te stessa.
Ti diranno che sei diventata egoista, che non sei più quella di prima, tu non lasciarti abbindolare, mostra fermezza e vai per la tua strada. In poco tempo, la tua figura non sarà più così appetibile e i vampiri emotivi cercheranno altre fonti da cui pretendere attenzione.

 

Se ti “vendi” come buono, il mondo ne approfitta

Certo, per chi soffre della sindrome della crocerossina, cambiare atteggiamento negando il proprio aiuto può rivelarsi difficile. Vi sono varie ragioni, tra cui il senso di colpa che immediatamente le assale non appena vengono accusate di scarsa disponibilità. Non solo; assumere un atteggiamento arrendevole e conciliante offre un vantaggio secondario di primissimo piano: quello di essere riconosciuti all’esterno come figure buone e ammirevoli. Si tratta di una maschera difficile da accantonare, soprattutto se consideriamo che simili individui, costantemente preoccupati di ottenere l’approvazione altrui, farebbero di tutto per evitare di incontrare la propria ombra, ossia la parte negativa di sé.

Ecco perché suggeriamo loro di riscoprire al più presto il proprio lato aggressivo, anche imparando a ridimensionare e ridicolizzare le finte tragedie che affliggono i lamentosi, facendo presente agli stessi che si tratta di episodi e condizioni più che comuni e che i problemi, quelli veri, sono altri.

Potrebbero avvertire un repentino senso di liberazione, correndo il rischio di insegnare qualcosa persino ai loro carnefici. Allora sì che inizieranno ad alimentare in modo sano la propria autostima, recuperando energie preziose per tornare a occuparsi finalmente, e in prima battuta, di se stessi.
FONTE: Riza

sabato 4 febbraio 2017

La coscienza agisce e modifica costantemente la realtà con grazia e semplicità.


IN OGNI MOMENTO, LA VOSTRA COSCIENZA FUNZIONA NELLA REALTA’ SIA FISICA CHE NON-FISICA CON GRAZIA E SEMPLICITA’

La natura di ogni realtà può sembrare distinta e separata da tutte le altre nonostante tutti gli aspetti dell’esistenza siano interconnessi attraverso la pervasività dell’energia della forza vitale. Tutte le realtà manifestano la capacità di collegarsi a un network d’intelligenza interattiva presente dentro e intorno i confini spazio -temporali che al momento percepite.

Nel vostro spazio e tempo le percezioni umane stanno gradualmente adattandosi all’enorme trasformazione di coscienza necessaria per ristabilire il collegamento umano con l’intelligenza Cosmica. Man mano che la vostra coscienza si aprirà alle qualità multidimensionali dell’esistenza, imparerete a raccogliere consapevolezza da altri spazi trasferendola nella vostra realtà tridimensionale per migliorare e guarire la vostra stessa vita.

Poiché le vostre realizzazioni personali hanno un profondo effetto sulla coscienza collettiva, nel “ideale diventato reale”, voi e il vostro mondo assisterete a un fiorire di nuove idee e sarete fortemente ispirati a creare una nuova visione dello scopo della vita. Quando cambiate l’atteggiamento cambiate anche la vostra vita personale e collettiva. In tutto il mondo c’è sempre più gente che sta prendendo coscienza della necessità di riportare l’attenzione mondiale su onestà e integrità, dando primaria importanza al valore della pace, alla cura per la Terra e al profondo rispetto per tutte le sue creature.

Man mano che la vibrazione della coscienza di massa si espande e matura, si avrà maggiore slancio e attenzione verso questi ideali. La Terra può sentire questi cambiamenti: un elevato stato di consapevolezza nella coscienza collettiva del genere umano stimola la Terra a sbloccare e a rilasciare una quantità maggiore di vicende storiche oramai concluse immagazzinate dentro il suo essere. Ogni volta che siete disposti a conoscere e affrontare le vostre verità personali, contribuite alla costruzione della frequenza di coscienza necessaria a rivelare e rilasciare le verità della storia umana.

Sviluppare una coscienza spirituale fa aprire i chiavistelli dell’archeologia della Terra, e ciò è d’importanza fondamentale per comprendere il vostro ben-essere passato, presente e futuro. Sottili forze cosmiche stanno fortemente stimolando la mente umana al fine di attivare un nuovo tipo di coscienza e, anche se alcuni stanno iniziando solo ora ad attingere agli straordinari potenziali dell’espressione creativa che vi attendono, milioni di persone sono già ben avviate verso l’esplorazione di questi potenziali che arricchiscono la vita.

Talvolta la gente ha paura della verità e l’aspetto multidimensionale della trasformazione sembra scuotere l’umanità fin nel profondo. In tutto il mondo si sta notando in cielo un considerevole aumento di strane energie e attività. Il vostro mondo ha sempre condiviso tempo e spazio con invisibili realtà parallele: esseri interdimensionali, extraterrestri e ultradimensionali occupano altre realtà che possono interagire ed entrare in contatto con la vostra. Esseri benevoli tengono costantemente il loro sguardo attento sul vostro mondo, tuttavia c’è anche un’influenza molto forte e marcata da parte di un insieme di energie che non a cuore i vostri interessi. L’antico detto “come in ,così in basso” è una verità che delinea più situazioni e avvenimenti di quanto possiate al momento comprendere.  

Le energie invisibili provenienti da altre realtà sono naturalmente attratte da voi e dal vostro mondo, e le vibrazioni delle intenzioni e dei pensieri che producete determineranno la qualità e il tipo di interazione che sperimenterete con loro.

Vivere bene... nonostante tutto

La vita viene così come la “prendi”


Siamo immersi in un ambiente ostile appositamente creato per svilirci e indebolirci, ci ritroviamo a dover affrontare situazioni pericolose di ogni genere:
  • i cibi, anche i più salutari, e l’acqua sono contaminati e risultano dannosi;
  • l’aria è satura di composti di ogni genere tesi al nostro indebolimento e trasformazione;
  • la società è stata deliberatamente strutturata con regole(leggi-economia-istruzione-religione-ecc) contrarie al comune buon senso ed è quindi diventata nociva;
  • le nostre menti sono costantemente plagiate tanto che non siamo più padroni delle nostre emozioni e dei nostri desideri
  • se ci dovessimo ammalare poi solo in pochi si occuperanno di noi e, seguendo i criteri ufficiali, non ci guariranno, ma ci cureranno soltanto, magari a vita; ecc. ecc.
Purtroppo la lista delle situazioni inappropriate ad una vita che possa definirsi tale è lunga e non può essere neanche conosciuta nella sua complessità, almeno non da me, sorge quindi una domanda che costantemente ci accompagna:

Come facciamo a vivere meglio in un mondo del genere?
Le paure, le colpe, le insicurezze che scaturiscono dal vivere in tale ambiente quasi sempre sono vissute come insuperabili, schiaccianti, oppressive e deprimenti; dette percezioni determinano la quasi totalità delle compensazioni inconsce(leggasi malattie), ora però bisognerà pur vivere in qualche modo in questo ambiente ostile, in caso contrario cosa pensate che ci sia in serbo per chi trascorre l’esistenza come il sistema-bestia anela?

Le ipotesi di scelta fortunatamente non sono tante, io personalmente ne vedo solo due: vivere con la paura o reagire con forza/volontà.
Scegliendo di vivere con paura potremo rimanere in una situazione di inoperosità certi che le nostre condizioni e quelle dei nostri cari, non faranno altro che peggiorare continuamente e non vedremo mai uno spiraglio di “vita”, ma solo e soltanto sofferenza, sarebbe anche sensato vivere in questo senso se ciò servisse a migliorarci l’esistenza.
Scegliendo di reagire e vivere con volontà necessariamente comporterà un dover darsi da fare per comprendere chi siamo veramente, cosa ci stiamo a fare su questo meraviglioso pianeta vivente e perseguire ostinatamente la via dell’ottimismo e dell’azione, senza mai mollare, anche perché l’altra non è di fatto una scelta, ma una vera e proprio resa al male e rinuncia al buono.

Insomma possiamo scegliere consapevolmente o continuare a vivere incoscientemente senza farci carico di responsabilità che non sono imputabili a noi, cosa che potrebbe anche essere vera in quanto non siamo mai stati consapevoli di come andava il mondo, ma lo saremo se non facciamo niente per opporci/migliorarlo.
Se continuiamo ad adagiarsi sul morbido di un’illusione alla quale vogliamo disperatamente credere sarà difficile attuare dei cambiamenti nella nostra vita e nel mondo intero, in caso contrario ci dobbiamo dare parecchio da fare.

Con la paura non si ottengono risultati, si continuerà a collezionare insuccessi, ansie, insicurezze, colpe e non si avranno le energie sufficienti a reagire, rimanendo intrappolati in una situazione di profondo disagio psico-biologico, quello squilibrio alla base di ogni patologia, bisogna tenerlo sempre a mente questo.
Vivendo nell’azione e nell’ottimismo ci capiterà di godere ed apprezzare il momento in cui stiamo vivendo senza lasciarci avvilire dalla situazione circostante e di conseguenza le nostre azioni saranno contagiose della nostra vitalità e la malattia ci starà alla larga.

Non dimentichiamo neanche che la nostra assenza dal “qui e ora” è una delle cause principali dei nostri problemi in questi tempi; ci affanniamo e struggiamo così tanto per il futuro tanto da impedirne la sua realizzazione, ci arrovelliamo costantemente nei dolori del passato tanto che non riusciamo a scorgere il presente. Poi, come se non bastasse, ci riteniamo come esseri separati, a se stanti, invece di cogliere la profonda unione tra tutte le cose. Tutto questo non fa altro che allontanarci da quella vita serena e gioiosa a cui tanto aspiriamo.

Ne abbiamo vissute fin troppe di paure, ne abbiamo espiate a dovere di colpe, anche non nostre, siamo stati abbondantemente sopraffatti da tante insicurezze, sarebbe ora di dire basta, sarebbe ora di provare qualcosa di diverso, chissà se questo pensiero positivo di cui tanto si parla non potrebbe generare un qualche risultato diverso dal solito tram tram quotidiano.
Va bene scegliere qualsiasi metodo che riteniamo utile(alimentazione, sport-religione-hobby-ecc) per migliorare il nostro stato di benessere, ma ben più importante è comprendere che esso dipende maggiormente da come ci poniamo alla vita, la nostra mente, le nostre percezioni e le convinzioni sono alla base della nostra salute/serenità

Smettiamola a fare le solite persone(maschere), riscopriamo il nostro essere individui, ritorniamo ad essere quegli esseri unici che siamo sempre stati e infondiamo negli altri la forza che sostiene la vita…..l’Amore. 
Se non comprenderemo con l’esperienza che siamo venuti a gioire, a sperimentare l’amore, a condividere la vita per evolvere verso una meta spirituale, difficilmente potremmo abbracciare un nuovo modo di essere.

Vivere sperimentando l’attimo e cogliendo il “buono”, che ormai non riusciamo più a vedere in questa buia società, richiede tanta voglia di vivere; noi ce l’abbiamo?
Marcello Salas

Fonte: Bandite la paura (e ringraziate la malattia)


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