venerdì 23 maggio 2014

Essere quello che si è: la felicità più grande


La felicità più grande
Dietro ogni malattia c’è il divieto di fare qualcosa
che desideriamo oppure l’ordine di fare qualcosa
che non desideriamo.
Ogni cura esige la disobbedienza a questo divieto
o a quest’ordine.
E per disobbedire è necessario abbandonare la paura infantile di non essere amati; vale a dire di
essere abbandonati.
Questa paura provoca una mancanza di coscienza:
non ci si rende conto di quello che si è davvero,
cercando di essere quello che gli altri si aspettano che noi siamo.
Se si persiste in questa attitudine, si trasforma la
propria bellezza interiore in malattia.
La salute si trova solo nell’autentico, non c’è bellezza senza autenticità, ma per arrivare a quello che siamo
davvero dobbiamo eliminare quello che non siamo.
Essere quello che si è: questa è la felicità più grande.
Alejandro Jodorowsky
Dimmi dove ti fa male e ti dirò perché Dimmi dove ti fa male e ti dirò perchéI richiami del corpo sono i messaggi dell’anima  Michel Odoul

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Secondo la medicina orientale, la malattia indica un ostacolo alla realizzazione del Cammino della Vita e la coscienza esprime ciò che ne impedisce il compimento attraverso squilibri energetici che generano il disturbo della salute.
Il nostro corpo ci parla, ma dobbiamo ancora imparare a comprenderlo. Allergie, anoressia, bulimia, vertigini, obesità, cisti, tumori… indicano che al nostro interno vi sono delle tensioni profonde che cercano di esprimersi; questo libro ci spiega come e perché.

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